Allenarsi con costanza e metodo sono le due componenti fondamentali per ottenere risultati nella corsa così come in tutti gli altri sport, ma alcune volte forse per un senso di inadeguatezza o un eccesso di zelo si va oltre chiedendo al nostro corpo più di quello che si può permettere.
Quando non rispettiamo una delle fasi più importanti dell’allenamento, ossia il riposo ed i corretti carichi di lavoro composti da settimane dove avremo volumi ed intensità maggiori ed altre di recupero, potremmo incorrere nella cosiddetta sindrome da sovrallenamento (OTS) o Overtraining .
Gli atleti alle prese con questa problematica vedranno una stasi o una diminuzione delle proprie performance atletiche nonostante si allenano con regolarità e tenderanno ad attribuire ad altri fattori la causa di questa flessione della loro forma fisica.
Ma quali sono i segnali che ci invia il nostro corpo per segnalarci che siamo in Overtraining? Vediamoli insieme!
1- percezione eccessiva della fatica durante l’allenamento anche a battiti cardiaci medio bassi
2- difficoltà a far scendere la frequenza cardiaca ai valori normali durante la fase di recupero tra una ripetizione e l’altra.
3-insonnia, che porterà un ulteriore senso di stanchezza dato dalla difficoltà del nostro corpo a recuperare.
4- depressione: data dalla stanchezza accumulata, unita ad un peggioramento o stasi del livello prestativo dell’atleta.
5- indolenzimento muscolare cronico.
dovuto al mancato recupero tra un allenamento e l’altro.
6- mancanza di appetito.
7- abbassamento delle difese immunitarie.
8- per le donne potrebbe verificarsi un’irregolarità del ciclo mestruale .
Come fare per prevenire la sindrome da sovrallenamento ? Vediamo alcuni suggerimenti utili ad evitare questa sindrome….
La prevenzione dell’ Overtraining inizia col riposo, che deve comprendere almeno 7 ore di sonno per permettere al nostro fisico di recuperare dalle fatiche fatte .Un altro aspetto fondamentale è seguire una dieta bilanciata per garantire tutti i nutrienti necessari al nostro corpo e adattare i propri allenamenti allo stile di vita che si ha: Tanto sarà duro o stressante il tipo di lavoro che si svolge minori dovranno essere i volumi e le intensità dell’allenamento da effettuare in settimana. Fondamentale poi concedersi dei periodi di rigenerazione dove svolgere la corsa solo a ritmi blandi e con volumi ridotti pianificando nella propria tabella delle settimane di scarico al termine di ogni microciclo .
Questa problematica che non è rara tra noi runner, è facilmente evitabile con una gestione corretta degli allenamenti e con la percezione reale delle nostre capacità e dei nostri limiti . Un allenatore che segue il proprio atleta attentamente è in grado di pianificare un programma adeguato e dare dei consigli per evitare questa sindrome che può incidere negativamente anche al di fuori della prestazione sportiva!
Buone corse !