Il sogno di molti runner è di correre più veloci, ma per far sì che questo accada, bisogna necessariamente utilizzare tra i tanti, un metodo di allenamento che paradossalmente sarà il contrario:
la corsa lenta.
Correre lentamente, magari in sessioni lunghe, in una zona cardiaca compresa tra la Z1 e la Z2, corrispondente al 60-65% della frequenza cardiaca massima, offre molti benefici che torneranno utili sia in runners alle prime armi che a corridori di livello più avanzato.
Il primo beneficio della corsa lenta sarà il miglioramento della capillarizzazione, ossia la diffusione dei capillari nel muscolo e nei tessuti circostanti, che potrà aumentare dalle 3 alle 4 volte. Più capillari vorrà dire più ossigeno, più scambio O2/CO2., più efficienza e resistenza del muscolo durante la prestazione di durata, ed un recupero più rapido tra un allenamento e l’altro.
Effettuare questo tipo di allenamento per le prime settimane di preparazione, ci permetterà di costruire la nostra base aerobica che tornerà utile nel periodo specifico e nelle gare che staremo preparando, e nel caso del runner novizio sarà fondamentale per costruire la base su cui poi andare a lavorare nel percorso di adattamento alla corsa.
Un altro aspetto utile della corsa lenta è l’utilizzo come mezzo di allenamento qualora si provenga da un infortunio per ricondizionare il nostro fisico e prepararlo nuovamente ai carichi a cui era abituato in precedenza.
La ripetitività e la bassa intensità di questi chilometri corsi lentamente, aiuterà i vostri tendini e legamenti, così da rendervi più forti e meno soggetti agli infortuni quando arriverà il momento di aumentare il ritmo nelle sessioni.
Un errore che si riscontra molto spesso sia tra runners ai primi passi che in quelli più navigati, è l’incapacità soprattutto mentale di allenarsi a correre lentamente. Spesso la voglia di strafare, un ego eccessivo o anche la noia, porta il runner a velocizzare il ritmo in cui è impostata la sua corsa lenta, andando così a vanificare l’obbiettivo dell’allenamento stesso.
La corsa lenta se eseguita in modo errato spesso si trasforma in un allenamento progressivo piuttosto che un medio inficiando sul risultato e creando un sovraccarico nel runner, il quale ha già inseriti nella settimana allenamenti di qualità da svolgere a velocità sostenuta.
La corsa lenta è anche un modo per godersi la corsa in maniera più rilassata senza dover tener conto del passo al chilometro e funge da vero e proprio anti stress: Svolta in un parco o in mezzo alla natura può essere un ottimo modo per scaricare le tensioni accumulate durante la giornata.
Ricordate la favola della Lepre e la Tartaruga? Bene! Quando farete una corsa lenta pensate a loro e a chi alla fine ha avuto la meglio!
Buone corse!